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Alba, 20 settembre 2012

Queste camere, aperte oggi per accogliere turisti e viaggiatori, hanno ospitato per tanta parte del ‘900 lo studio notarile di mio nonno Andrea, poi di mio padre Italo e infine di mia sorella Paola.

Questa che è la nostra casa di famiglia, in cui io sono cresciuta e tuttora vivo, un tempo faceva parte del vasto complesso dei Frati Domenicani, che comprende l’attuale Liceo Classico “Govone” -dove ho studiato- e la chiesa di San Domenico -dove mi sono sposata nel 1967. La chiesa, un gioiello gotico-romanico restituito alla città grazie agli sforzi della Famija Albeisa e al contributo di tutti gli albesi, ospita oggi mostre e concerti.

Il “bel” San Domenico, come lo chiamavano in città, e come lo definiva con affetto mia madre Ida, è quindi da sempre il mio panorama abituale.

Mi piace molto l’idea di condividere questo panorama con altre persone amanti del Bello che da tutto il mondo qui troveranno ospitalità, affacciandosi così anche loro su questa piccola piazza a me così cara.

Anche mio padre era una persona che amava il Bello e il Buono della vita, sempre pieno di entusiasmo, di generosità, di ironia e passione: era un autentico Uomo di Langa! E sono sicura che il suo animo positivo ancora permea queste mura antiche, dove così a lungo ha lavorato, e che qualcosa della sua gioia di vivere d’ora in poi resterà con voi per rallegrarvi.

È bello che queste camere si aprano agli ospiti proprio oggi, nel giorno del suo compleanno. Perché proprio oggi, 20 settembre 2012, mio padre Italo Ferrero, avrebbe compiuto cent’anni.

Estelia Ferrero